LE 4 PORTE DI SCALEA
Verso la fine del VI secolo Scalea fu occupata dai Longobardi. Intorno alla rocca costruita da gli invasori sorsero le prime case, addossate l’una alle altre, protette da alte mura che consentivano l’accesso al borgo solo attraverso 2 porte: una militare che favoriva l’accesso al castello e l’altra cittadina, situata su largo Cimalonga. Con la venuta dei Normanni (XI sec.) il borgo e le sue mura si distesero verso il mare e altre due porte facilitarono l’ingresso della popolazione nel paese: una a nord e l’altra a sud-est situata sulla strada che porta a Cimalonga.
PORTA
MARINA e quella CIMALONGA furono le più frequentate. Il largo adiacente porta
della Marina è stato per secoli il
punto di ritrovo per tutti coloro i quali erano collegati alla vita marinara: i
pescatori vi dividevano il loro pescato e rattoppavano le reti; i figli
aiutavano i grandi nel lavoro per imparare presto il mestiere; i passeggeri e i
marinai delle navi che attraccavano al porto sostavano in attesa di imbarcarsi
nuovamente; le donne attendevano il ritorno dei pescatori per riempire di pesci
le loro cassette e venderle a Scalea e
nei paesi vicini. Porta Cimalonga era attraversata dai contadini per andare
nelle campagne o dai mercanti che venivano nel borgo a vendere le loro merci.
Dunque Largo cimalonga era il luogo di ritrovo dei contadini . Vi si svolgevano
il mercato, le fiere e molte feste del paese. Il 13 dicembre, giorno di santa
Lucia, si svolgeva “U’ pannu”, una serie di giochi: della fune, della corsa nei
sacchi, della gara della pasta asciutta, del palo della cuccagna ed altre
competizioni che si tenevano ad anni alterni a Largo cimalonga e a Largo della
Marina. “U’ pannu” creava competizione tra la popolazione (contadini contro
pescatori, chiesa di sopra contro chiesa di sotto ecc.). Queste tradizioni,
purtroppo, sono andate perdute anche se alcuni amanti delle tradizioni di tanto
in tanto le ripropongono.
PORTA
DEL PONTE era riservata al passaggio dei feudatari e della gente di riguardo.
PORTA
MILITARE oltre alla sua funzione militare consentiva il passaggio del Principe,
dei suoi familiari e delle persone a suo servizio.