Tra le costruzioni
religiose più importanti ricordiamo:
Ø
La
Chiesa di Santa Maria d’Episcopio, che gli scaleoti chiamano la “chiesa
di sopra”, al cui interno è venerata la patrona della città, la Madonna del
Carmine, e che è di stile Normanno. Vi si trovano un pregevole crocifisso e una
scultura di San Domenico, in legno, entrambi del XV secolo, la tela
dell’”Annunciazione” attribuita alla scuola di Solimena, e la tela della
“Circoncisione” di Paolo de Matteis del XVII secolo.
Ø
La
Chiesa di San Nicola in Plateis è invece definita la chiesa “di sotto”. Questa chiesa è stata
realizzata sui resti dell’antica
cappella bizantina tra l’VIII e il IX secolo e custodisce il sarcofago dell’ammiraglio
angioino Ademaro Romano, nativo di Scalea e la tomba del filosofo cartesiano
Gregorio Caloprese, anch’egli di Scalea, maestro del Metastasio.
Ø
I
ruderi del Convento Francescano, sempre nel centro storico, della
chiesetta dello “Spedale”, costruzione basiliana del IX secolo, all’epoca
ostello di pellegrini che andavano alle crociate.
Ø
I
ruderi della chiesetta bizantina di San Cataldo.
La vita, a Scalea, un tempo si svolgeva in
questi luoghi, protetta dalle torri di guardia a difesa delle invasioni
nemiche; ma col passar del tempo, il
centro vitale della cittadina si è spostato sulla costa; la nuova Scalea ha tre
chiese: il Santuario della Madonna del Lauro, la chiesa di San Giuseppe
Lavoratore e la chiesa della SS. Trinità, costruite man mano che il centro
urbano si è allargato dando vita a nuovi quartieri.